Comunicati Stampa

Ora di Futuro. Educare i bambini di oggi significa garantire un futuro migliore agli adulti di domani

30/09/2019

Al Senato 225 bambini delle elementari presentano 9 "mozioni di fiducia" al Presidente Casellati su ambiente, salute, benessere, economia.

Cosa chiedono i bambini oggi: da città più verdi e più tempo in famiglia a più impegno sociale e più volontariato

Come vedono i bambini il domani: grande consapevolezza sui temi ambientali e sociali, positività e ottimismo, atteggiamento concreto e fattivo, tecnologia amica

Ora di Futuro è un’iniziativa per i bambini attraverso scuole, famiglie e le Onlus L’Albero della Vita, Mission Bambini e CSB. Nel primo anno aperti 11 Centri per bambini da 0 a 6 anni in collaborazione con le Onlus

Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica, ha dichiarato: "Ora di Futuro è un'iniziativa virtuosa e lungimirante, a cui ho guardato sin dal primo momento con particolare apprezzamento, per la forte attenzione ad alcune tematiche a cui sono molto legata: i giovani e la famiglia. È evidente che lo sviluppo di un Paese è legato alla formazione umana e culturale dei suoi cittadini, anche di quelli più svantaggiati. Un percorso che inizia sin dai primi anni di vita e che richiama il ruolo centrale della famiglia e degli istituti scolastici. Sostenere concretamente queste situazioni e adoperarsi per rimuovere quegli ostacoli di ordine sociale ed economico che impediscono ai bambini di liberare sin dalla più tenera età tutto il loro potenziale, significa riaffermare il valore della scelta genitoriale come investimento sul futuro dell'umanità".

Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia and Global Business Lines, ha dichiarato: "L'Osservatorio Ora di Futuro ci indica che oggi i bambini si percepiscono come attori del cambiamento e si sentono responsabili in prima persona per il futuro. Con questo progetto, forti di una rete di impegno e competenze fatta da istituzioni, Onlus, scuole, famiglie, agenti e dipendenti, vogliamo fornire ai bambini gli strumenti per affrontare il mondo, ma anche l’aspirazione ad avere un impatto su di esso. Con questo obiettivo, insieme a The Human Safety Net, siamo già attivi in oltre 20 paesi dove il Gruppo opera".

Roma - Città più verdi, più tempo in famiglia, più impegno sociale e più volontariato. Ecco alcune delle richieste portate oggi in Senato da 225 bambini delle classi 3°, 4° e 5°delle scuole elementari di tutta Italia, in rappresentanza di 2.500 classi che hanno aderito al primo anno di "Ora di Futuro". Gli alunni hanno avuto l’opportunità di illustrare alla Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati e al Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, 9 mozioni di fiducia per migliorare il mondo in cui vivono.

L'evento al Senato giunge a conclusione del primo anno di “Ora di Futuro”, il progetto di educazione per i bambini che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole primarie e reti non profit. “Ora di Futuro” - promosso da Generali Italia, The Human Safety Net e la collaborazione delle tre Onlus L’Albero della Vita, Mission Bambini e Il Centro per la Salute del Bambino - ha coinvolto già nel primo anno 30.000 bambini in tutta Italia.

Dal primo Osservatorio "Ora di Futuro", che ha analizzato circa 800 elaborati creativi (da disegni ad artefatti tridimensionali a oggetti tecnici, come robot) di oltre 30.000 bambini di 2500 classi elementari, emerge la loro visione del domani per costruire un mondo migliore con l’aiuto degli adulti. I bambini si proiettano nel futuro con:

  • Grande consapevolezza dei problemi ambientali e sociali: sono convinti della loro importanza e della necessità di impegnarsi senza rinviare le soluzioni;
  • Atteggiamento concreto e fattivo: numerose le proposte con le quali si impegnano personalmente anche nei comportamenti quotidiani;
  • Positività e ottimismo: hanno consapevolezza del fatto che le soluzioni sono nelle loro mani;
  • Tecnologia amica: sono convinti che possa aiutare a risanare l'ambiente e a dedicare più tempo e attenzione alle relazioni interpersonali.
  • I bambini che hanno espresso questa visione del futuro, sono stati coinvolti in un percorso didattico innovativo attraverso il gioco sull’isola virtuale di Mauaga. Il programma ha permesso loro di maturare la consapevolezza che tutte le scelte producono delle conseguenze e li ha aiutati a formare le competenze di base per valutare le soluzioni più sostenibili sui temi legati a: salute, benessere, risorse ambientali, economia e lavoro.

    I temi delle 9 mozioni di fiducia

    Salute e benessere:
    In tema di salute e benessere chiedono delle azioni a tutela della famiglia, a favore di più tempo di qualità da passare con i genitori, anche istituendo una festa nazionale dedicata alle famiglie. I bambini chiedono anche più spazi verdi nelle città in cui poter giocare liberamente e potersi incontrare tra coetanei, senza avere il tempo libero gestito solo da chi è più grande, potendo usufruire della protezione degli adulti, che possano garantire loro di poter giocare insieme e fare amicizia in tutta sicurezza.

    Ambiente:
    In tema di tutela dell’ambiente, chiedono più raccolta differenziata, a partire dal riutilizzo dei fogli di carta negli uffici e nelle scuole; più energie da fonti rinnovabili, ma anche delle azioni per combattere gli sprechi, favorire il riutilizzo dei beni, evitando l’obsolescenza programmata e arricchendo il curricolo scolastico di un’apposita disciplina per lo studio dell’ambiente. Le scuole sono centrali anche per sviluppare delle coltivazioni e degli orti a km 0, per ritrovare un contatto semplice con la natura.

    Economia e lavoro:
    In tema di economia chiedono maggiore partecipazione attiva per i bambini e i ragazzi, più lavori di gruppo nelle scuole e maggiori possibilità di impegno nella società anche attraverso il volontariato, giungendo ad immaginare veri e propri “Agorà” in cui i bambini si possono incontrare con gli adulti e le istituzioni per fare proposte finalizzate ad un futuro migliore.

    Un'ora lunga un anno: i risultati di "Ora di Futuro"

    Nel primo anno di Ora di Futuro sono stati coinvolti oltre 30.000 bambini di 2.500 classi della scuola primaria in tutta Italia, sono stati inaugurati di 11 centri Ora di Futuro per i bambini 0-6 anni in collaborazione con le Onlus, sostenute anche dai dipendenti di Generali Country Italia con 10.000 ore di volontariato di impresa e 10.000 viaggi solidali.

    Il programma Ora di Futuro ha l'obiettivo di educare i bambini di oggi per garantire un futuro migliore agli adulti di domani.

    Il progetto è sostenuto da Generali Italia e The Human Safety Net Onlus, la Fondazione del Gruppo Generali, lanciata nell’ottobre 2017. I programmi di The Human Safety Net affrontano tre importanti temi socio-demografici uniti dal comune obiettivo di liberare il capitale umano delle persone svantaggiate: la promozione delle pari opportunità di vita per bambini tra 0 e 6 anni che crescono in condizioni di fragilità sociale; la realizzazione del potenziale imprenditoriale dei rifugiati ed il miglioramento della prevenzione e delle cure per l’asfissia neonatale.

    Al via il secondo anno di "Ora di Futuro" 2019/2020.
    Le scuole possono aderire gratuitamente: per maggiori informazioni: www.oradifuturo.it.


    L'Osservatorio in breve

    785 oggetti creativi sono il prodotto conclusivo delle classi terze, quarte e quinte di scuola primaria che hanno partecipato al progetto Ora di Futuro nell’anno scolastico 2018-2019. Si tratta perlopiù di disegni, ma non mancano artefatti tridimensionali come veri e propri plastici che rappresentano la città ideale dei bambini, oggetti tecnici come robot e pale eoliche realizzati con materiali riciclati, giochi a tema, osservazioni e proposte per preservare l’ambiente e migliorare la convivenza civile, una vera e propria Costituzione, il file audio di una canzone interamente prodotta e realizzata dagli alunni.

    È un materiale ricchissimo, che merita di essere esaminato con attenzione dagli adulti poiché rappresenta il modo in cui i bambini dagli 8 a 11 anni vedono il loro futuro. Questo rapporto ne costituisce un primo esame, ma tutti potranno accedere alla visione integrale degli elaborati, pubblicati nel sito www.oradifuturo.it

    Con Ora di Futuro, gli alunni delle classi terza, quarta e quinta della scuola primaria hanno partecipato ad un percorso didattico di educazione alla gestione responsabile delle risorse, gestito dai loro insegnanti e articolato su diversi temi: la salute e il benessere personale in terza, la cura dell’ambiente in quarta, l’economia e il lavoro in quinta. Un percorso innovativo non solo nei contenuti ma anche nel metodo: basato sul gioco - un’avventura in un’isola tropicale, Mauaga, con prove stimolanti da superare attraverso la cooperazione - e supportato da una piattaforma digitale.

    Da questo percorso sono giunti agli organizzatori, attraverso la piattaforma, continui feed-back didattici, numerose osservazioni degli insegnanti ed infine gli elaborati creativi con i quali i bambini hanno partecipato ad un concorso il cui primo premio è la partecipazione di nove classi ad un evento al Senato il 30 settembre 2019, per presentare alle istituzioni le loro "mozioni di fiducia".

    In questo primo esame dell’idea di futuro quale appare dagli elaborati dei bambini abbiamo raggruppato i temi in tre grandi aree: l’ambiente, la salute e il benessere, l’economia e il lavoro.

    Tutte le classi hanno manifestato una grande attenzione ai problemi ambientali, non solo le quarte che erano impegnate su questo specifico tema. Emerge una forte consapevolezza della gravità dei rischi per il nostro pianeta, ma l’approccio largamente prevalente è ottimistico sul futuro e perlopiù caratterizzato da un ottimismo attivo, con la manifestazione di un impegno personale e diretto per rimediare al degrado. Colpisce soprattutto la concretezza dell’approccio: nelle loro opere i bambini rappresentano se stessi impegnati nell’attuare soluzioni, per esempio ripulendo una spiaggia oppure organizzando la raccolta differenziata. Una classe quarta di Bari ha fotografato situazioni di degrado e affiancato a queste immagini dei disegni che raffigurano proposte progettuali.

    Molti lavori hanno immaginato la città del futuro, rappresentando con testi, disegni e plastici le soluzioni che possono generare armonia nel rapporto tra gli esseri umani e la natura. Sono città verdi, con pannelli solari e altre fonti di energia sostenibile, piene di scuole, servizi e ambiti di socializzazione, e con una forte attenzione al riciclo dei rifiuti. Si tratta perlopiù di progetti realistici, che non cancellano le industrie e i mezzi di trasporto ma li integrano e ne riducono l’impatto. La tecnologia è vissuta in modo sempre positivo, e l’innovazione viene intesa come modo per organizzare sistemi di vita sostenibili. Una classe terza di Fabriano ha realizzato pale eoliche collegate ad un pc, una quarta di Modena ha utilizzato vecchi giocattoli e parti di sveglie per produrre dei robot. Alcune città del futuro sono immaginate come astronavi piene di alberi.

    I bambini di zone colpite da calamità hanno elaborato in modo progettuale la loro risposta al disastro: una classe quarta dell’Aquila ha progettato con un plastico la ricostruzione di un paese; il crollo del ponte Morandi ha Genova ha dato lo spunto a una classe terza di realizzare il modello di un nuovo ponte rispettoso dell’ambiente e che unisce le persone; un elaborato a fumetti di una quarta di Perugia, dopo un incendio che ha provocato la fuoriuscita di gas nocivi, ha descritto comportamenti di tutela ambientale all’interno di una nuvola verde che si contrappone alla nuvola nera.

    Anche il tema della salute e del benessere è molto presente negli elaborati, e anch’esso è trattato con approccio realistico e fattivo. Sono stati prodotti testi e disegni per la regolazione degli stili di vita e dell’alimentazione, per l’affermazione del diritto al gioco e la riduzione dello stress. Sono anche state fatte vere e proprie sperimentazioni collettive: per esempio in una terza di Lecce, con la collaborazione delle famiglie, per una settimana le merendine sono state sostituite da merende a base di verdure. Molti testi e disegni esprimono la consapevolezza dell’importanza, per il benessere di tutti, della solidarietà tra le persone, assumendo impegni sia a tutela dell’ambiente sia a sostegno dei bambini svantaggiati.

    I bambini rappresentano l’economia e il lavoro come attività centrate sulle relazioni umane e finalizzate agli scopi sociali e ambientali. Essi sognano perlopiù professioni creative, utili agli altri e all’ambiente. Per dirla con un insegnante: “Hanno un’idea del lavoro basata sull’impegno e sul fare il bene comune. La maggior parte di loro pensa a lavori di utilità per l’intera umanità”. Anche in questo ambito la tecnologia è vissuta positivamente, come mezzo per ridurre la fatica e tutelare l’ambiente.

    Il rapporto con gli altri, sempre positivo e di apertura, è trasversale a tutti i temi e si trova presente in buona parte degli elaborati. Molte sono le immagini di bambini che dialogano e si danno la mano, e di girotondi con bambini di tutte le etnie. L’economia è dunque intesa come scambio e come soluzione dei problemi comuni. Una classe terza di Verona ha realizzato un gioco dell’oca dove le caselle che fanno fare passi avanti verso il futuro hanno contenuti come fare una buona azione o fare shopping consapevole. I bambini di una terza di Barletta hanno elaborato un sofisticato progetto di riconversione di un impianto industriale in un sistema di produzione di energia pulita abbinato ad un parco per bambini con pista di skateboard.

    Concludiamo con la “Costituzione dello Stato di Quintilandia”, elaborata e illustrata da tre classi quinte di Perugia, una repubblica democratica fondata sulla solidarietà, nella quale l’art. 3 sostiene che “I cittadini, tutti diversi e unici sono ugualmente importanti nella società…”. Essa esprime un pensiero molto diffuso negli elaborati dei bambini: la società del futuro è una società ordinata e cooperativa, con un ruolo forte delle leggi, nella quale le risorse della società e della natura sono beni comuni da tutelare, e le differenze tra le persone sono sempre accolte e valorizzate.

    In sintesi, in tutti gli ambiti affrontati emergono orientamenti comuni.

  • Anzitutto una grande consapevolezza dei problemi ambientali e sociali di cui soffre il mondo in cui si preparano a diventare adulti. Il tono prevalente non è favolistico ma realistico, e in molti casi preoccupato. I bambini appaiono convinti, molto più di noi adulti, dell’importanza di questi problemi e della necessità di impegnarsi a fondo per affrontarli senza più rinviare le soluzioni.
  • L’atteggiamento è sempre concreto e fattivo: i bambini propongono soluzioni e si impegnano in prima persona nell’attuarle. Le soluzioni non sono solo normative e di carattere generale, ma anche relative ai comportamenti quotidiani. E in alcuni casi sono state realizzate con attività sperimentali in classe.
  • Nell’immaginare il futuro prevalgono largamente la positività e l’ottimismo. L’ottimismo di chi sa che le soluzioni sono nelle nostre mani e dipendono dal nostro impegno.
  • Il rapporto positivo con la tecnologia è uno dei caratteri più significativi di questa generazione, in tutti gli ambiti: ambiente, salute, lavoro, liberazione delle energie umane. Il futuro non è idealizzato come un ritorno alla vita preindustriale. La tecnologia viene considerata uno strumento che permette di tutelare meglio l’ambiente e dedicare più tempo e più attenzione alla relazione con gli altri.

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