ANRA, con la collaborazione di Generali Italia e Generali Employee Benefits, ha presentato l’evento "Gli employee benefit come strumento di risk management"
12/05/2022
Al convegno è stato fatto il punto sui bisogni delle aziende per gli employee benefits, sul ruolo dell’Health&Welfare e sul capitale umano.
Milano, 12 maggio - La Salute è oggi al primo posto per l’80% degli italiani ed è tra gli obiettivi prioritari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Proprio il mondo della sanità sta vivendo una trasformazione legata a fattori quali la longevità della popolazione, l’aumento delle malattie croniche e la pandemia di Covid-19. Quest’ultima ha rappresentato un’accelerazione al progresso della Sanità e un ripensamento dell’Ecosistema Sanità. Per poter supportare questa transizione il settore sanitario dovrà guidare una rivoluzione tecnologica (ospedale digitale, dispositivi connessi, medicina preventiva, medicina personalizzata e predittiva coadiuvata dalla tecnologia digitale); ripensare l'esperienza del paziente in una visione più ampia; riscrivere le relazioni tra l'ospedale, il suo territorio e il resto della società, integrando la dimensione digitale.
Da tempo è in corso una evoluzione dei bisogni delle aziende in materia di Employee Benefits. Prevenzione, cura, monitoraggio, assistenza e uno stile di vita più salutare devono essere accessibili e alla portata di tutti. Anche alla luce della crescente disponibilità di dati e capacità di analisi i risk manager, le aziende, le compagnie assicurative e tutti gli attori dell’ecosistema sanitario pubblico e privato hanno gli strumenti per rendere sempre più fruibile e utile alla gestione della propria salute programmi e servizi che sono diventati centrali nell’offerta di benefits legati alla salute generale.
Questi e molti altri sono stati i temi trattati venerdì 6 maggio all’evento “Gli employee benefits come strumento di risk management”, organizzato da ANRA in collaborazione con Generali Italia e GEB – Generali Employee Benefits, e che – con la moderazione di Andrea Cabrini, Managing Editor at ClassCnbc e Giovanni Cozza, Empowerment coach e fondatore della domandologia - ha visto la partecipazione degli esponenti di Generali - Paolo De Santis, Chief Health and Welfare Officer Generali Country Italia e Ludovic Bayard, CEO Generali Employee Benefits – delle maggiori aziende multinazionali ed estere presenti in Italia, di Fondi Sanitari e Intermediari assicurativi.
Generali si è fatta promotrice dell’iniziativa perché consapevole che il futuro sia nella salute delle persone. Salute e welfare per famiglie, imprese e Paese sono infatti centrali nella strategia di Generali del prossimo triennio che si focalizzerà su tre linee di sviluppo: più prevenzione ed educazione per stili di vita sani, più accessibilità e supporto alle cure, active ageing e assistenza per la non auto sufficienza. In questo senso è stato costruito il modello Health&Welfare, presentato a luglio dell’anno scorso. Il modello è forte di 190 anni di esperienza, prossimità a famiglie e imprese con una rete capillare, orientamento ad una nuova qualità di servizio e una visione internazionale sui trend globali attraverso l’osservatorio Generali Employee Benefits (GEB), un network integrato che offre servizi ai dipendenti di società multinazionali consistenti in coperture di puro rischio, vita e malattia e piani pensione sia per i dipendenti locali che espatriati in oltre 126 paesi.
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