Magazine

Vuoi comprare una casa per le vacanze? Ecco cosa tenere a mente

In molti, specie se hanno raggiunto una certa stabilità finanziaria, valutano l’ipotesi di comprare una seconda casa, magari in un luogo di villeggiatura, al mare o in montagna.
L’idea, per quanto ottima sotto molti punti di vista (si acquista un bene durevole e che si rivaluta nel tempo, si accresce il proprio patrimonio immobiliare e, eventualmente, si lascia qualcosa di solido ai propri eredi), merita di essere valutata con attenzione dal punto di vista finanziario.

 

In particolare occorre badare ad alcuni aspetti che riguardano il suo acquisto. Vediamone alcuni.

 


Meglio comprare in contanti o fare un mutuo?


Se si hanno dei risparmi e si desidera comprare una seconda casa, può venire da chiedersi se sia meglio investire tutti insieme, per così dire in un colpo solo, i risparmi che si hanno, oppure stipulare un mutuo e con gli stessi soldi fare un investimento finanziario la cui rendita consenta di pagare le rate e gli interessi.
La faccenda è complessa e merita un’attenta valutazione perché presenta, da entrambi i lati, vantaggi e svantaggi. Il vantaggio di comprare la casa e pagarla in contanti (posto che si disponga dell’intera cifra) consiste nell'essersi, per così dire, tolti il pensiero e nel non doversi sobbarcare una rata. Il mutuo, d’altra parte, permette di avere ancora in tasca parte dei propri risparmi,che possono essere investiti in prodotti finanziari, i quali, in alcuni casi, possono generare un guadagno e una cedola mensile superiore alla rata stessa del mutuo, diminuendo di fatto il prezzo della casa.

 


Purtroppo chi compra una seconda casa non gode più delle agevolazioni fiscali dedicate a chi compra la prima (esenzione IVA, tassa di registro ridotta, imposta catastale fissa ecc). Non solo. Chi risiede in una prima casa gode anche di esenzioni Imu da cui è escluso chi vive in una seconda casa.

 


Spese relative alle utenze


Anche le spese relative alle utenze cambiano, e, in linea di massima, sono più alte per le seconde case che per le prime, benché sia del tutto evidente che i consumi delle case di vacanza siano decisamente inferiori. Questo è dovuto in parte alla riforma delle tariffe elettriche del 1° gennaio 2017,che prevede che il costo dell’energia diminuisca con l’aumentare dei consumi. In questo modo diminuiscono i costi per le utenze della prima abitazione e aumentano quelli per le seconde case, in cui i consumi sono inferiori e non consentono di ammortizzare i costi fissi.

 


Efficienza energetica e stato complessivo dell'immobile


Un altro aspetto da tenere a mente è che spesso le case che si comprano in località di vacanza, sono edifici piuttosto vecchi. Questo potrebbe portare a spese ulteriori (di ristrutturazione o di riscaldamento, a motivo di uno scarso o superato efficientamento energetico) che è bene tenere in considerazione quando si valuta il valore complessivo dell’immobile che si sta comprando.

 

Scopri inoltre la nostra soluzione Genera Sviluppo Sostenibile.