GenerAzione Previdente

Informativa sulla sostenibilità

Il prodotto di previdenza complementare GenerAzione Previdente mira a promuovere caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019 (“SFDR”), ma non ha come obiettivo investimenti sostenibili. 

 

Il prodotto è collegato alla Gestione separata Gesav Global (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088) e a cinque fondi interni:

 

  • tre in collocamento, Generali Azione Sostenibile, Generali Scelta Sostenibile, Generali Obiettivo Protezione (art. 8 ex Reg. UE 2019/2088)
  • due chiusi al collocamento, A.G. European Equity e Global Multi Asset (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088). 
  • I fondi interni in collocamento perseguono l'obiettivo di incrementare il proprio valore investendo principalmente in OICR classificati ai sensi degli art. 8 e 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”). 

    Generali Italia ha affidato il servizio di gestione del patrimonio del prodotto finanziario ad un Asset Manager, che selezionerà principalmente OICR classificati come art. 8 o art. 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”), che offrono rendimenti finanziari interessanti rispetto a OICR con le medesime caratteristiche.

     

    Con riferimento alle caratteristiche ambientali e sociali promosse dai fondi interni in collocamento e dei relativi indicatori di sostenibilità, Generali Italia monitora su base semestrale il contributo relativo alle metriche ESG.

     

    Per tutti i Fondi interni non è stato designato un indice specifico di riferimento al fine di rispettare le caratteristiche ambientali e sociali promosse.

     

    Questo prodotto promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo investimenti sostenibili.

    Questo prodotto promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di esse. Tali caratteristiche sono promosse tramite l’investimento nei fondi interni in collocamento, classificati ai sensi dell’art. 8 SFDR. I fondi interni in collocamento perseguono l'obiettivo di incrementare il proprio valore investendo principalmente in OICR/ETF classificati ai sensi degli art. 8 e 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”).

    La politica di investimento è volta a perseguire una composizione del prodotto previdenziale che, tramite l’utilizzo di strumenti di gestione del risparmio ad elevata diversificazione, sia in grado di accrescere le opportunità di rendimento nel medio-lungo termine.
    Il fondo interno Generali Azione Sostenibile adotta uno stile di gestione attivo e mira ad accrescere il proprio valore nel lungo periodo investendo in strumenti finanziari selezionati con l’intento di massimizzare il rendimento rispetto ad un benchmark di riferimento individuato dai seguenti indici di mercato:

     

  • 30% MSCI Europe ESG Leaders 100% Hedged to EUR Net Return 
  • 30% MSCI USA ESG Leaders 100% Hedged to EUR Net Return 
  • 10% MSCI Japan Select ESG Rating Trend Leaders Daily Hedged to EUR Net Return
  • 30% MSCI EM ESG Leaders EUR Net Return
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    Il patrimonio dei fondi interni in collocamento sarà investito principalmente in OICR/ETF che ricadono nell’ambito di applicazione del Regolamento (UE) 2019/2088 ai sensi degli art. 8 o art. 9.

     

    Generali Italia ha affidato il servizio di gestione del patrimonio del prodotto finanziario ad un Asset Manager, che selezionerà principalmente OICR classificati come art. 8 o art. 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”), che offrono rendimenti finanziari interessanti rispetto a OICR con le medesime caratteristiche.

    Nell’eventualità in cui si investa in attivi diretti (es. Titoli di Stato, Azioni, Bond Corporate, Garantiti e Collateralizzati), come approccio generale, l'Asset Manager integrerà i rischi di sostenibilità nel processo decisionale secondo la propria Politica di Sostenibilità nonché le specifiche strategie di investimento ESG che saranno stabilite in accordo con Generali Italia.

     

    Con riferimento agli investimenti indiretti, l'Asset Manager si baserà sull'analisi effettuata dagli asset manager degli OICR sottostanti ai fondi interni.

     

    L'Asset Manager adotta il seguente Good Governance Practice Assessment, nell’eventualità in cui si investa in attivi diretti.
    I fattori di governance sono intesi come pratiche decisionali, regole e procedure che vanno dalla definizione delle politiche sovrane alla distribuzione di diritti e responsabilità tra i diversi partecipanti alle società, inclusi il consiglio di amministrazione, i manager, gli azionisti e le parti interessate. L’obiettivo di un emittente, il ruolo e la composizione dei consigli di amministrazione, i diritti degli azionisti e le modalità di misurazione della performance aziendale sono elementi fondamentali per le valutazioni dell'Asset Manager. 

     

    La valutazione delle pratiche di buona governance adottata dall'Asset Manager prevede tre livelli di screening:

     

  • Modello interno di Credit Research: è integrato con una sezione “Considerazioni ESG” dove gli analisti di Credit Research commentano le pratiche di governance degli emittenti corporate, compreso il potenziale impatto che queste potrebbero aver avuto sul rating del credito attuale e futuro;
  • Exclusion: attraverso le politiche di esclusione del Gruppo, l’Asset Manager valuta anche le pratiche di buona governance degli emittenti partecipati e, nel caso in cui si verifichino casi di severe controversie relative alle pratiche di governance, l’emittente viene escluso;
  • Engagement: il dialogo del team di Active Ownership con gli emittenti preidentificati (compreso il dialogo legato all'attività di voto) funge da livello di controllo della valutazione della buona governance. Ulteriori informazioni derivanti da tale attività possono integrare i dati esterni sulla governance e/o la valutazione proprietaria dell'analista ESG, alimentando in ultima analisi le funzioni di investimento. Inoltre, un secondo livello di valutazione è svolto dal gestore patrimoniale terzo dell'emittente.
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    Il prodotto è collegato alla Gestione separata Gesav Global (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088) e a cinque fondi interni:

     

  • tre in collocamento, Generali Azione Sostenibile, Generali Scelta Sostenibile, Generali Obiettivo Protezione (art. 8 ex Reg. UE 2019/2088)
  • due chiusi al collocamento, A.G. European Equity e Global Multi Asset (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088). 
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    Solo gli investimenti nei tre fondi interni in collocamento (Generali Azione Sostenibile, Generali Scelta Sostenibile, Generali Obiettivo Protezione) sono allineati con le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.

    Al fine di monitorare il rispetto delle caratteristiche ambientali e sociali, si darà evidenza del punteggio in relazione agli aspetti ambientali e sociali per ogni fondo interno in collocamento all’interno dell’Informativa periodica del Prodotto.

     

    Con riferimento alle caratteristiche ambientali e sociali promosse dai fondi interni in collocamento e dei relativi indicatori di sostenibilità, Generali Italia monitora su base semestrale il contributo relativo alle metriche ESG.

     

    Inoltre, i limiti di investimento in OICR classificati come art. 8 o art.9 SFDR e di cui al punto “D - Strategia d’investimento” sono inseriti nei sistemi di controllo aziendali per un monitoraggio continuo.

    L’Asset Manager si avvale del supporto del fornitore di dati MSCI ESG Research.
    Il rispetto delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Portafoglio di ogni fondo interno in collocamento è misurato sulla base di un rating utilizzato per calcolare lo score ESG; la relativa metodologia si basa sulla combinazione dell'analisi dell'esposizione ai rischi di sostenibilità e della gestione di tali rischi da parte degli emittenti oggetto di investimento. Inoltre, il rating considera il coinvolgimento in controversie legate a questioni ESG, quando rilevanti. 
    L'approccio cerca di identificare e analizzare importanti segnali di rischio e di opportunità che potrebbero non essere presi in considerazione nell'analisi finanziaria tradizionale.
    L'analisi di governance, che costituisce uno dei tre pilastri dell'analisi ESG, mira a comprendere la struttura dell'emittente, la qualità e l'efficacia delle politiche e delle misure in vigore per quanto riguarda la condotta etica negli affari, confrontando le pratiche aziendali con quelle considerate best-practice.
    L’Asset Manager si impegna ad associare i punteggi ESG a più di 9.500 emittenti mondiali per garantire un alto livello di copertura di analisi e li condivide al suo interno con i gestori di portafoglio su base regolare per consentire l'ottimizzazione del profilo ESG del Portafoglio.
    I dati forniti dagli emittenti stessi vengono aggiornati almeno una volta all'anno, con la medesima periodicità si sottopone la revisione dei rating dell'emittente. Tuttavia, eventi come controversie, aggiornamenti significativi della governance o correzioni di dati possono avere un impatto sul rating durante l'anno.

    Il monitoraggio delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dai fondi interni assicurativi in collocamento e dei relativi indicatori si basa sulle informazioni provenienti da fonti interne ed esterne:

     

  • classificazione dei fondi ai fini SFDR (MSCI ESG Research)
  • rating ESG assegnati da un provider esterno (MSCI ESG Research)
  • per investimenti diretti: provider esterni e metodologie proprietarie
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    Le metodologie utilizzate da MSCI nel calcolo delle metriche ESG possono prevedere l’utilizzo di stime basate su dati pubblici e/o informazioni pubbliche relative agli emittenti. 

     

    La qualità del dato è garantita da un’attività di due diligence che l’Asset Manager esegue sui dati forniti da MSCI. Ad esempio, eventuali dati mancanti a livello di emittenti sono segnalati al provider col quale si svolgono incontri periodici al fine di migliorare l’integrazione dei dati e la qualità degli stessi.

    I principali limiti metodologici sono:

     

  • la limitata disponibilità di dati per condurre l'analisi ESG;
  • l’assenza di standard universali relativi alle informazioni ESG;
  • l’assenza di controlli sistematici da parte di terzi sui dati ESG disponibili;
  • la limitata comparabilità dei dati, in quanto non tutte le società pubblicano gli stessi indicatori.
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    Le limitazioni indicate hanno un impatto marginale sul perseguimento delle caratteristiche ambientali e sociali dei singoli fondi interni in collocamento con riferimento all’investimento in fondi in quanto un primo screening è effettuato dall’Asset Manager dei fondi investiti.
    Con riferimento invece agli investimenti diretti, l'utilizzo di metodologie proprietarie, che si basano sull'esperienza e sulle competenze del personale dell'Asset Manager, permette una mitigazione dei limiti metodologici di cui sopra qualora l'Asset Manager non concordi con il rating del fornitore esterno.

    I limiti di investimento in OICR classificati come art. 8 o art. 9 SFDR e di cui al punto “D - Strategia d’investimento” sono inseriti nei sistemi di controllo aziendali per un monitoraggio continuo. 

     

    Relativamente ai fondi esterni, l’Asset Manager effettua una Due Diligence che include informazioni sui rating ESG assegnati da un provider esterno (sia complessivamente per il fondo sia per ciascuno dei tre pilastri E, S e G), nonché la classificazione dei fondi ai fini SFDR. 
    Infine, vengono raccolte indicazioni in merito alle caratteristiche ambientali e/o sociali promosse da ciascun fondo.
    In caso di investimenti in OICR collegati, non viene effettuata un’attività di due diligence “ad hoc” in quanto tali fondi devono essere per definizione conformi alle Group Responsible Investment Guidelines.

    L'Engagement è considerato come un dialogo costruttivo con diversi obiettivi:

     

  • Rafforzare la comprensione delle società partecipate;
  • Condividere le preoccupazioni su tematiche ESG;
  • Fornire suggerimenti attuabili volti a risolvere potenziali problemi ESG.
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    Le pratiche di Voto e di Engagement si applicano solo nell’eventualità in cui siano presenti all'interno del prodotto investimenti diretti (Azioni e Bond Corporate). In coerenza con l’Active Ownership Framework del Gruppo Generali, regolato da una apposita Guideline che definisce i principi, le società emittenti vengono incentivate ad agire in maniera responsabile, essendo loro richiesto di giustificare i propri comportamenti qualora questi non siano conformi ai criteri di sostenibilità che il Gruppo ha stabilito. 

    L'Asset Manager, per il tramite del team di Active Ownership, instaura un dialogo con gli emittenti pre-identificati (compreso il dialogo legato all'attività di voto) al fine di valutare prevalentemente i criteri di governance, contribuendo così a garantire che le società partecipate seguano le buone pratiche di governance. Ulteriori informazioni derivanti da tale attività possono integrare i dati esterni sulla governance e/o la valutazione proprietaria dell'analista ESG, alimentando in ultima analisi le funzioni di investimento.

    Per tutti i Fondi interni non è stato designato un indice specifico di riferimento al fine di rispettare le caratteristiche ambientali e sociali promosse.