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Mutuo prima casa: tassi e agevolazioni

Secondo il Rapporto immobiliare residenziale 2019 realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione bancaria italiana, nel 2018, 282mila acquisti di case sono stati effettuati ricorrendo ad un mutuo ipotecario, dato in crescita dell’8,8% rispetto al 2017.

 

Comprare la casa è un passo importante e spesso per poterlo fare è necessario chiedere un mutuo. Non è semplice capire cosa comporta l’attivazione di un mutuo. Ecco qualche informazione utile per arrivare preparati all’acquisto dell' abitazione.

 


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Mutuo prima casa: definizione e tassi d’interesse


Il mutuo prima casa è un finanziamento che viene erogato a coloro che vogliono acquistare la prima abitazione. Con prima casa s’intende il luogo di residenza di colui che richiede il mutuo. È possibile finanziare l’intero importo dell’immobile, per esempio i mutui 100%, oppure una parte che solitamente è l’80% del valore dell’abitazione, mentre il 20% deve essere pagato direttamente da chi attiva il mutuo.

 

Cosa bisogna tenere in considerazione prima di stipulare un contratto di mutuo? Gli elementi principali sono: la durata, il tasso di interesse e la garanzia. Il tasso può essere fisso o variabile. Nel primo caso l’andamento dei tassi non potrà influire sulla rata del mutuo, mentre, in quello variabile l’importo mensile cambia in base all’andamento del mercato. Il tasso fisso è più indicato per coloro che vogliono sapere con certezza quando andranno a pagare per tutta la durata del mutuo, mentre, quello variabile per chi vuole beneficiare delle oscillazioni positive dei tassi di interesse anche a costo, invece, di avere un incremento della rata mensile.

 


Acquisto prima casa: richiesta mutuo e assicurazione


Dopo aver scelto l’abitazione che si desidera acquistare, individuato il mutuo e dopo aver ricevuto il parere di fattibilità bisognerà inviare alla banca scelta la documentazione necessaria. I lavoratori dipendenti dovranno presentare: dichiarazione del datore di lavoro sulla propria anzianità di servizio e ultima busta paga e copia dell’ultimo modello CUD o 730. Ai liberi professionisti sono richieste: copie del modello Unico e attestato di iscrizione all’Albo professionale. Mentre i lavoratori autonomi dovranno presentare: copie del modello Unico ed estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato. Inoltre bisogna consegnare anche dei documenti anagrafici (per esempio, carta d'identità e codice fiscale, estratto dell'atto di matrimonio) e documenti dell’immobile (per esempio, proposta d'acquisto o preliminare, atto di provenienza, planimetria catastale).

 

Quando si stipula un mutuo è obbligatorio per legge attivare anche un’assicurazione incendio e scoppio che tutela l’immobile in caso di danni dovuti a questi eventi imprevisti. La polizza vita non è imposta anche se le banche, per avere maggiori garanzie, richiedono spesso anche l’attivazione di questo tipo di prodotto assicurativo per concedere il mutuo. Per legge le banche devono proporre a colui che sta stipulando il mutuo almeno due preventivi di compagnie assicurative diverse dai loro gruppi di appartenenza.

 


Fondo di garanzia e agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa


Il Fondo di garanzia mutui prima casa è istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per aiutare giovani coppie, single e famiglie a poter acquistare o ristrutturare un immobile a condizioni vantaggiose che prevedono la copertura del 50% della quota capitale per mutui ipotecari. L’abitazione non deve avere un valore superiore ai 250.000 euro, non deve rientrare nelle abitazioni di lusso e deve essere utilizzata come prima casa.

 

Come previsto dall’Agenzia delle Entrate le agevolazioni fiscali per l’acquisto prima casa si differenziano se si compra da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) o da un’impresa. Se da privato “si deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.” Nel caso in cui, invece, il venditore sia un’impresa con vendita soggetta a Iva, “l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.”

 

Comprare casa è una scelta fondamentale per il futuro e deve essere fatta con consapevolezza. Comprendere i costi e le agevolazioni è importante per affrontare questa fase della vita con serenità.