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Cosa sono i cavalli fiscali per l'assicurazione?

Conoscere i cavalli fiscali di un veicolo è importante per determinare il costo dell'assicurazione auto e gli importi relativi ai rimborsi chilometrici eventualmente previsti per lavoro.

In questo articolo vedremo come si calcolano e quanto possono incidere sul costo dell'assicurazione.

 

Indice

  • Come si calcolano i cavalli fiscali?
  • A cosa servono i cavalli fiscali?
  • Quanto incidono i cavalli fiscali nel calcolo dell’assicurazione auto?
  • Rimborso chilometrico
  • Differenza tra cavalli fiscali, cavalli vapore e kilowatt sviluppati dal motore

  • Come si calcolano i cavalli fiscali?


    I cavalli fiscali - CF - sono un indice basato sulla cubatura del motore di ogni vettura e legato alla cilindrata dello stesso.

    Nel libretto di circolazione non vengono indicati i CF ma troviamo l’indicazione della cilindrata in centimetri cubici - cm3 - alla voce P.1.

     

    Per ottenere il valore corretto, bisogna comparare i cm3 di cilindrata del motore con la tabella di conversione appositamente predisposta: ad ogni fascia di cubatura corrisponde un numero preciso di cavalli fiscali. La tabella di conversione parte da 1 CF - corrispondente ad una cilindrata da 19,8 a 57,1 cm3 - e arriva massimo a 50 CF - per una cilindrata oltre i 7835,6 cm3.

     

    Può dunque capitare che due autovetture abbiano lo stesso numero di CF ma non le stesse prestazioni, perché a parità di fascia di cilindrata, possono essere differenti i cavalli vapore, che invece determinano la potenza del motore.

    Infatti, molto spesso si fa confusione tra cavalli fiscali - indicati con CF - e cavalli vapore - indicati con CV - pensando erroneamente che siano la stessa cosa.

     

    In realtà, i cavalli vapore riguardano la potenza e dunque le prestazioni di un motore; i cavalli fiscali indicano il valore fiscale rispetto alla cubatura - espressa in centimetri cubici (cm3) - del motore stesso.

     


    A cosa servono i cavalli fiscali?


    In passato il valore dei cavalli fiscali era necessario per stabilire l’importo del bollo auto.

    A partire dal 1998, per calcolare tale tassa, si è passati ad utilizzare la potenza effettiva del motore espressa in kilowatt (kW).

     

    Attualmente, il valore dei cavalli fiscali di un’automobile è importante perché:

  • influisce nella determinazione del premio per la RC Auto;
  • è necessario al fine del rimborso chilometrico nel caso di utilizzo della vettura per svolgere mansioni lavorative.

  • Quanto incidono i cavalli fiscali nel calcolo dell’assicurazione auto?


    I cavalli fiscali possono incidere sul costo della polizza RC Auto; in quale misura tenerne conto è una scelta discrezionale della Compagnia assicurativa alla quale ci si rivolge.

     

    In generale, i parametri utilizzati dalla Compagnia assicurativa si basano sia su dati riferiti al titolare della polizza - età, anzianità di guida, storia assicurativa, località di residenza ecc -, sia su caratteristiche specifiche del mezzo.

     

    Tra queste, oltre alla data di immatricolazione - dunque a seconda che si tratti di un mezzo nuovo o vecchio - all’alimentazione, all’eventuale presenza di una scatola nera, una delle caratteristiche prese in considerazione è la cilindrata della vettura: più cavalli fiscali significa maggiore cilindrata, dunque una polizza assicurativa più costosa.

     

    È bene riferire correttamente questo valore alla Compagnia assicurativa e senza fare confusione con i cavalli vapore o i kilowatt sviluppati dal motore della vettura, anche se - come detto - spetta alla Compagnia stabilire il peso del valore dei cavalli fiscali nella determinazione del premio per la RC Auto.

     


    Rimborso chilometrico


    Il numero di cavalli fiscali assume molta importanza nel caso un dipendente o un professionista utilizzi la propria automobile per svolgere l’attività lavorativa fuori sede.

    In questo caso, è possibile richiedere un rimborso dei costi sostenuti all’azienda che, a sua volta, ha la possibilità di detrarre tali spese dalla dichiarazione dei redditi.

     

    La parte esentasse del rimborso per il dipendente - cioè il rimborso che non entra a far parte del reddito ai fini fiscali - e la detrazione che il datore di lavoro può ottenere sulle spese sostenute sono totali solo se il mezzo utilizzato dal dipendente ha massimo 17 CF per le auto a benzina, e 20 CF per le auto diesel. Nel caso tali valori vengano superati, le agevolazioni sono ridotte proporzionalmente.

     

    Dunque, è importante sapere quanti cavalli fiscali ha la nostra vettura se dovessimo utilizzarla, ad esempio, in una trasferta per l'azienda.

     


    Differenza tra cavalli fiscali, cavalli vapore e kilowatt sviluppati dal motore


    Come già detto, è possibile che si faccia confusione tra i vari indicatori: cavalli fiscali, cavalli vapore e kilowatt, potrebbero essere utilizzati indistintamente per indicare la potenza del motore della vettura.

     

    In realtà, per determinare la velocità massima, la spinta in accelerazione, dunque la potenza del motore della vettura, bisogna fare riferimento ai cavalli vapore o ai kilowatt sviluppati dal motore.

     

    Cavalli vapore e kilowatt esprimono perciò lo stesso valore, ma utilizzando un’unità di misura differente: nella sostanza, 1 kilowatt corrisponde a 1,36 cavalli vapore. Quindi se - per esempio - sulla carta di circolazione troviamo l’indicazione dei kilowatt sviluppati, per conoscere il valore dei cavalli vapore corrispondenti è sufficiente moltiplicare il numero di kilowatt per 1,36.

     

    Il valore dei cavalli vapore, o dei kilowatt sviluppati, è necessario per:

  • sapere se si è tenuti a pagare il super bollo, cioè la tassa automobilistica maggiorata posta a carico di chi acquista una vettura che supera i 185 kilowatt: in questo caso si è tenuti a pagare 20,00 euro per ogni kilowatt in più rispetto alla soglia;
  • calcolare il costo del passaggio di proprietà, che comprende imposta di bollo ed emolumenti ACI per la trascrizione;
  • stabilire se la vettura possa essere guidata dai neopatentati: la legge stabilisce che questi non possano guidare veicoli con più di 95 cavalli vapore e di 70 kilowatt.
  • È possibile risalire ai kilowatt sviluppati dal motore anche utilizzando i cavalli fiscali: 1 CF corrisponde infatti a 0,7354 kW, pertanto basta moltiplicare i cavalli fiscali per questo numero ed ottenere il valore desiderato.