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Cos'è il Bonus-Malus?

Il costo del premio assicurativo è determinato da una serie di fattori, legati sia al veicolo che al titolare della polizza auto. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo, oltre all’età anagrafica, all’esperienza maturata alla guida (cioè al numero di anni di possesso della patente) e al luogo di residenza (che spesso influisce non di poco sulle tariffe delle polizze auto), un aspetto che viene valutato e che influisce sul costo è il comportamento alla guida, più o meno virtuoso, dell'assicurato.


Indice

  • Cos’è la classe di merito universale?
  • Che cos’è il Bonus-Malus e come funziona?
  • Quando si applica il Malus?
  • Cos'è l’attestato di rischio?
  • Classe di merito interna e classe di merito universale
  • Cosa succede se si cambia Compagnia assicurativa
  • Bonus protetto: come evitare il Malus in presenza di sinistro stradale

  • Cos’è la classe di merito universale?


    Nel momento in cui si stipula una polizza RC Auto viene assegnata la classe di merito di conversione universale (CU) che, assieme agli altri fattori, determina il prezzo della polizza. Le classi di merito CU vanno dalla 1ª, quella più vantaggiosa economicamente, assegnata agli assicurati più virtuosi e di lunga data, alla 18ª che è l’ultima e dunque la più costosa.

     

    La classe di merito CU iniziale, cioè quella assegnata a chiunque si assicuri per la prima volta, è la 14ª, a meno che non si usufruisca della cosiddetta RC Auto Familiare che, a determinate condizioni, permette di ereditare la classe di merito più vantaggiosa da un altro veicolo già assicurato del medesimo proprietario, oppure da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare che risulti tale dallo Stato di famiglia.

     

    Qualsiasi sia la classe di partenza, assegnata o ereditata, il meccanismo per passare da una classe inferiore ad una superiore non cambia. Questo meccanismo è appunto chiamato Bonus-Malus.

     

    Che cos’è il Bonus-Malus e come funziona?


    Il Bonus-Malus è dunque un meccanismo di premialità per gli automobilisti virtuosi, nel senso che, ogni anno la Compagnia assicurativa applica all’assicurato:

  • un Bonus, pari al miglioramento di una classe di merito, nel caso in cui nel periodo di osservazione non siano rilevati incidenti causati con responsabilità principale dell’assicurato;
  • un Malus, ovvero un declassamento da due a più classi di merito, a seconda del numero di incidenti di cui sia responsabile l’assicurato.
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    Dunque, il Bonus-Malus determina la classe di merito assegnata anno per anno all’assicurato e, di conseguenza, la tariffa più o meno alta della polizza RC Auto.
    Ciò che viene valutato è il comportamento dell’assicurato durante il cosiddetto periodo di osservazione, che generalmente termina due mesi prima della scadenza della polizza annuale. Questo vuol dire che eventuali sinistri causati durante gli ultimi due mesi di validità della copertura assicurativa vengono valutati nel successivo periodo di copertura .

     

    Utilizzando tale meccanismo si ha, per esempio, che:

  • l'automobilista in 10ª classe, in assenza di incidenti con responsabilità superiore al 50% durante il periodo di osservazione, l’anno successivo passa dalla 10ª alla 9 ª classe di merito, pagando, grazie al coefficiente tariffario del Bonus Malus migliorato, potenzialmente una tariffa  RC Auto più bassa  rispetto a quella dell’anno precedente. Se negli anni continua a tenere tale comportamento e non causa sinistri, continua a scalare le classi di merito fino a giungere alla 1ª, che è la meno costosa;
  • l'automobilista in 10ª classe di merito, in presenza di un incidente causato con colpa esclusiva o comunque superiore al 50%, l’anno successivo passa dalla 10ª alla 12ª classe di merito, e subisce una penalizzazione sul coefficiente tariffario, con conseguente aumento del costo della polizza RC Auto.
  • Va ricordato che nella determinazione del premio finale, oltre al coefficiente di variazione della classe di merito, incidono anche una serie di altri parametri della tariffa vigente all’atto del rinnovo contrattuale, quali, ad esempio, l’età e la professione dell’assicurato o la storia pregressa del mezzo da assicurare o ancora le caratteristiche tecniche dello stesso - marca e cilindrata – ed eventuali adeguamenti tariffari.

     


    Quando si applica il Malus?


    Il Malus è un peggioramento di due o più classi di merito e viene applicato quando, durante il periodo di osservazione, l’assicurato:

  • causa con colpa esclusiva il sinistro;
  • è coinvolto in un sinistro con concorso di colpa superiore al 50%.
  • Nel caso in cui il concorso di colpa sia inferiore o uguale al 50%, l’assicurato non subisce il declassamento, ma il sinistro viene comunque annotato nell’attestato di rischio.

     

    Se però si viene coinvolti in più sinistri con concorso di colpa nell’arco di 5 anni e la somma delle varie percentuali di colpa supera il 50%, allora scatta comunque il Malus e nell’anno successivo viene applicato il declassamento.

     

    Il Malus diventa ancora più severo quando, nel corso dell’anno, si causano più incidenti con colpa esclusiva o superiore al 50%.

     

    Cos'è l’attestato di rischio ?


    Per sapere in quale classe di merito ci troviamo, basta consultare l’attestato di rischio, che è il documento valido 5 anni, dove viene riassunta la storia assicurativa dell’automobilista e gli eventuali sinistri causati negli ultimi 5 anni; dall’01/01/2019 la rilevazione dei sinistri viene arricchita progressivamente di un anno per volta fino ad arrivare a 10 anni in tutto.

     

    Dal 1° luglio 2015 l’attestato di rischio è diventato elettronico, cioè l’assicurato può visionarlo direttamente sul sito della propria Compagnia assicurativa, all’interno della propria Area Riservata.

     

    L'IVASS - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni - ha stabilito che la Compagnia debba provvedere a mettere a disposizione l’attestato di rischio anche in via telematica almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza. I dati contenuti nell’attestato di rischio sono archiviati nei database dell’IVASS e sono a disposizione di tutte le Compagnie assicurative, che li utilizzano per formulare i preventivi richiesti dagli automobilisti.

     

    Classe di merito interna e classe di merito universale


    Spesso le Compagnie assicurative adottano una classificazione di merito interna, riportata sull’attestato di rischio, che non coincide esattamente con la classe di merito cosiddetta universale.

     

    È bene sottolineare, dunque, che esiste una differenza tra la classe di merito universale - indicata con CU - cioè quella ufficiale, e la classe di merito interna, che è una classificazione propria della Compagnia assicurativa e può non coincidere con quella di altre Compagnie.

     

    La classe di merito universale CU, quindi, è l’unica valida e riconosciuta universalmente da tutte le Compagnie assicurative.

     

    Cosa succede se si cambia Compagnia assicurativa?


    La distinzione tra classe di merito interna e universale assume importanza nel caso si voglia cambiare Compagnia assicurativa, quando sorge la necessità di capire quale classe di merito bisogna considerare valida. Infatti, come detto, le classi di merito interne non corrispondono a quelle universali.

     

    Nel caso si decida di cambiare Compagnia assicurativa, bisogna fare riferimento alla classe di merito universale CU.

     

    Per comparare le due differenti categorie di classi di merito, ciascuna Compagnia mette a disposizione una specifica tabella di conversione che crea una corrispondenza tra le classi di merito universali e quelle interne. In questo modo, gli assicurati possono sapere subito a quale classe di merito interna corrisponde la classe CU indicata nell’attestato di rischio. 

     

    Riscatto del sinistro: evitare il Malus pagando il risarcimento


    Concludiamo con un metodo per evitare le maggiorazioni di premio conseguenti all'attribuzione di una classe di merito peggiore pur in presenza di un sinistro che causerebbe l’evoluzione in malus regolarmente denunciato alla Compagnia assicurativa: il riscatto del sinistro. Consiste nella possibilità per l'assicurato, esercitabile di solito entro un determinato termine dalla scadenza contrattuale, di rimborsare direttamente il risarcimento.

     

    In questo caso l'assicurato responsabile dell'incidente deve rivolgersi alla CONSAP - Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici - che:

  • quantifica l'ammontare del danno;
  • comunica all'assicurato l'importo e gli estremi del pagamento.
  • Svolte queste pratiche ed effettuato il pagamento, la CONSAP rilascia un documento attestante l’avvenuto pagamento per la richiesta di riclassificazione del contratto alla Compagnia di assicurazioni.

     

    Ma attenzione! La CONSAP è competente a ricevere il rimborso esclusivamente in relazione agli incidenti per cui vi è stata la liquidazione tramite risarcimento diretto; tale procedura è applicabile in caso di:

  • sinistro avvenuto nel territorio italiano;
  • coinvolgimento di due veicoli identificati (entrambi a motore, immatricolati e assicurati in Italia);
  • incidente provocato dal contatto dei due veicoli;
  • danni alle persone di lieve entità (le lesioni non devono superare il 9% di invalidità permanente). 
  • In tutti gli altri casi per il riscatto del sinistro è necessario rivolgersi direttamente alla propria Compagnia. 

     

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