L’assicurazione per le auto d’epocaL’assicurazione per le auto d’epoca
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Come assicurare un'auto d'epoca

Assicurare un'auto d'epoca o storica - ci sono delle differenze e le vedremo insieme - può comportare un risparmio anche fino all'80% rispetto ad una polizza RC auto ordinaria.

 

Questo perché si tratta di veicoli che si presume vengano utilizzati meno frequentemente, riducendo il rischio di sinistri.

 

Ma per ottenere questo tipo di polizza occorre provare la storicità del veicolo, che sia idoneo alla circolazione su strada e in buone condizioni.

 

In questo articolo vedremo dunque:

  • La differenza tra auto storica e auto d'epoca
  • Come assicurare un'auto storica
  • Come assicurare un'auto d'epoca
  • Come iscrivere la propria auto all'ASI (Automotoclub Storico Italiano)

  • Differenza tra auto storica e auto d'epoca


    Auto d'epoca e auto di interesse storico, per l'ordinamento italiano sono due categorie diverse anche se all'apparenza possono sembrare identiche.

     

    A determinarne le diverse caratteristiche è l'articolo 60 del Codice della Strada.

     

    Auto storiche

    Gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico, sono invece tutti quelli iscritti in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

     

    Questi veicoli possono circolare liberamente sulle strade "purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli" (Art. 60, comma 5).

     

    Auto d'epoca

    I veicoli d'epoca devono essere cancellati dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) se "destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice" (Art. 60, comma 2).

     

    Inoltre sono veicoli che non hanno più i requisiti per essere ammessi alla libera circolazione in base alle prescrizioni vigenti (ad esempio per questioni di emissioni di CO2 o di sicurezza).

     

    Queste auto vanno iscritte in un apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri e possono circolare soltanto in occasione di manifestazioni o raduni di auto d’epoca, con località e itinerari noti.

     

    Per circolare in queste occasioni è necessaria un'autorizzazione del locale ufficio del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.

     


    Come assicurare un'auto storica


    Le auto storiche, per poter circolare liberamente e non restare ferme in un garage custodito, necessitano di un'apposita copertura assicurativa prevista per questo tipo di veicoli.

     

    Le polizze per auto storiche sono infatti diverse dalle comuni RC auto e prevedono delle agevolazioni soprattutto in termini di costo da sostenere.

     

    Per poter accedere a questo tipo di contratto assicurativo, è necessario che:

  • il veicolo assicurato (auto o moto) deve essere in condizione di circolare, dunque manutenuto correttamente;
  • l'iscrizione del veicolo ad un club o associazione per veicoli storici, come ASI, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Italiano Storico Lancia oppure FMI, questo per provarne la storicità.
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    Oltre al costo ridotto della polizza, tra gli altri vantaggi spesso concessi dalle compagnie assicurative per le auto storiche, segnaliamo la formula garage, che comprende tutti i veicoli di proprietà, nel caso di collezionisti.

     

    L'importo della polizza dipende da diversi fattori, in particolare:

  • cilindrata del veicolo;
  • presenza di garanzie accessorie;
  • iscrizione ad un club o associazione per veicoli storici - devi sopra;
  • residenza del proprietario.

  • Come assicurare un'auto d'epoca


    La polizza assicurativa per le auto storiche, come abbiamo visto, è molto vantaggiosa ma potrebbe, per le auto d'epoca, presentare dei limiti imposti dalla Compagnia, dal momento che si rivolge a veicoli inadatti alla circolazione su strada se non per raduni o eventi dedicati agli appassionati.

     

    Occorre dunque essere consapevoli delle possibili limitazioni sulle coperture assicurative, e che in alcuni casi le Compagnie possono riservarsi la scelta tra l'assicurazione per i veicoli storici o proporre esclusivamente l’assicurazione RC obbligatoria prevista dalle assicurazioni auto standard.

     

    Pur potendo fruire dei vantaggi concessi sulla RCA per le auto storiche, ma con premi più elevati, tipicamente le Compagnie potrebbero richiedere, vista la natura del veicolo assicurato, l'uso del mezzo solo per determinati eventi, come appunto i raduni di auto d'epoca, escludendo quindi la circolazione quotidiana, oltre a limitare la guida ai conducenti identificati in polizza.

     

     


    Come iscrivere la propria auto all'ASI


    L'iscrizione all'ASI è una delle modalità più richieste dalle Compagnie per comprovare la storicità del veicolo.

    E' quindi necessario fornire l’ “Attestato di datazione e storicità” contenente la data di costruzione - e non di immatricolazione - del veicolo iscritto ai previsti registri storici.

     

    Per fare domanda di iscrizione del proprio veicolo all'ASI, occorre presentare insieme al modulo di iscrizione debitamente compilato, la seguente documentazione:

  • copia del documento di identità del proprietario;
  • certificato di proprietà o foglio complementare;
  • libretto di circolazione;
  • targhe del veicolo in originale;
  • almeno quattro fotografie dell’auto: di fianco, di fronte, dal retro e dell'interno.
  • Per ottenere l'attestato di storicità, che comunque l'ASI può negare se ritiene il veicolo inadeguato, occorre attendere dai due ai tre mesi.