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Targa verde

Girando per Budapest, Varsavia o nella Repubblica di San Marino è possibile notare che alcune macchine possiedono le targhe di colore verde. Come mai? Presto detto: si tratta semplicemente di un modo per riconoscere nel traffico le auto elettriche. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle targhe verdi per le auto elettriche: cosa sono e dove si usano.


Indice
  • Targa verde: cos’è?
  • Le auto elettriche
  • Quali Paesi hanno le targhe verdi?
  • Cosa vuol dire la targa rossa?

  • Targa verde: cos’è?


    Le targhe verdi vengono utilizzate in alcuni Paesi europei e del Mondo per promuovere la mobilità green a zero emissioni. Rappresentano un modo per identificare immediatamente nel traffico i veicoli a batteria, altrimenti difficilmente distinguibili. Il loro ruolo è quello di incuriosire, rendere consapevoli e coinvolgere attivamente i cittadini, indirizzandoli verso l’acquisto di un’auto elettrica, sostenibile e non inquinante.


    L’idea delle targhe verdi facilita anche il lavoro delle forze dell’ordine: in questo modo possono controllare con maggior rapidità i veicoli che possono beneficiare di incentivi e che hanno diritto ad accedere alle zone a traffico limitato o ai parcheggi gratuiti. L’introduzione delle targhe verdi sottolinea l'impegno di alcuni governi nell'affrontare il problema dell’inquinamento dell’aria nelle città: un’interessante strategia che ha come pietra miliare la fine della vendita di veicoli a benzina e diesel entro il 2030.


    Le auto elettriche

    Le auto elettriche sono delle vetture che utilizzano solo ed esclusivamente l’elettricità, grazie all'uso di potenti batterie di ultima generazione. A differenza delle auto ibride, quelle elettriche hanno un impatto inquinante totalmente assente, così come assente è il rumore del motore. Per indicare le auto elettriche si usa anche l’acronimo B.E.V. (Battery Electric Vehicle), perché, attraverso le batterie, sono alimentate esclusivamente con l’elettricità che proviene dalla rete o altri sistemi di distribuzione. La ricarica può avvenire tramite delle colonnine diffuse sul territorio oppure attraverso una presa elettrica domestica. Hanno un’autonomia che varia di molto a seconda del modello e della casa automobilistica: le case costruttrici hanno dichiarato, per i modelli equipaggiati con batterie al litio, delle autonomie nell’ordine di 200/400 Km. Alcuni tra i modelli più recenti, arrivano anche fino a 600 Km. I vantaggi delle auto elettriche si possono sintetizzare in cinque punti:
  • costi di ricarica ridotti;
  • esenzione del bollo auto per 5 anni;
  • copertura dell’assicurazione auto;
  • possibilità di accedere alle zone a traffico limitato e di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu;
  • detrazione fiscale per acquisto e installazione della colonnina di ricarica rapida.

  • Quali Paesi hanno le targhe verdi?


    Solo in alcuni paesi del Mondo sono presenti le targhe verdi: Cina, Inghilterra, Ungheria, Romania, Polonia, alcuni Stati USA e, dal 2019, Repubblica di San Marino dove chi acquista un’auto elettrica può beneficiare di un credito d’imposta per l‘80% delle tasse di importazione. Per le auto alimentate a idrogeno il credito sale al 99%. Inoltre, per l’acquisto delle stazioni di ricarica private, a San Marino è prevista una riduzione d’imposta del 30%. In Inghilterra, invece, le targhe verdi hanno debuttato nel 2020: l’obiettivo è quello di decarbonizzare i trasporti e sfruttare le potenzialità della tecnologia pulita. In Cina invece, le targhe verdi sono state introdotte nel 2016: prima nelle piccole città, poi nelle capitali e infine in tutto il Paese. Anche in Ungheria le auto elettriche sono state rese riconoscibili a partire dal 2016 da una targa verde che dà diritto a numerosi vantaggi, fra cui il parcheggio gratuito anche nelle aree di sosta a pagamento, la ricarica senza costi delle batterie a Budapest (grazie a una convenzione con il fornitore di energia Eimu) e forti sconti sulle tasse di registrazione e di circolazione.


    Ma qualcosa sta cambiando anche in altre parti del Mondo: in Norvegia, per esempio, le vetture elettriche riportano il loro segno di riconoscimento con la sigla “EL” sulla targa. In Germania invece, le vetture elettriche vedono applicato un piccolo badge denominato “E-Plakette” che consente l'accesso a tutte le agevolazioni previste per i veicoli a emissioni zero, mentre alcune città francesi adottano un adesivo da applicare al parabrezza che mostra attraverso sei diversi colori la categoria di appartenenza del veicolo. Anche in Italia si era discusso dell’iniziativa delle targhe verdi attraverso l'interrogazione parlamentare al MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) firmata dal deputato Giuseppe Chiazzese del Movimento 5 Stelle. Per il momento però non ci sono ulteriori sviluppi.


    Cosa vuol dire la targa rossa?

    In alcuni Paesi del Mondo esistono anche le targhe rosse: spesso vengono utilizzate per segnalare le targhe di prova (Spagna), per i sistemi di trasporto da gancio di traino (Svizzera) oppure per riconoscere le auto a noleggio (Cipro).


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