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Passaggio di proprietà moto: come farlo?

Quando si acquista una moto usata, prima ancora di pensare all’assicurazione moto, bisogna necessariamente provvedere al passaggio di proprietà. È un’operazione semplice, che, però, deve essere portata a termine seguendo le precise indicazioni stabilite dalla legge italiana. In questo approfondimento è possibile trovare tutto quello che è necessario sapere per completare in maniera corretta la procedura del passaggio di proprietà moto.


Indice:

  • Passaggio di proprietà moto: quando e come farlo
  • Dove si fa e quali documenti servono
  • Quanto costa il passaggio di proprietà della moto
  • Dove pagare il passaggio di proprietà della moto
  • Passaggio di proprietà motocicli
  • Passaggio di proprietà ciclomotori
  • FAQs

  • Passaggio di proprietà moto: quando e come farlo


    Prima di entrare nello specifico della questione e, cioè, chiarire quando e come effettuare il passaggio di proprietà della moto, è utile ricordare che le formalità per il trasferimento di proprietà di autoveicoli , motoveicoli e rimorchi (così come quelle per il trasferimento di residenza dell’intestatario) sono esplicitate nell’articolo 94 del Codice della Strada.

     

    In merito a quando bisogna effettuare il passaggio di proprietà di una moto, la legge italiana impone che la richiesta sia presentata da chi acquista il veicolo entro i 60 giorni successivi alla data in cui è autenticata la firma sull’atto di vendita. In questo stesso periodo, può essere utile anche chiedere un parere sull'assicurazione moto a Generali.

     

    Il trasferimento di proprietà prevede l’aggiornamento del cosiddetto Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del Veicolo (DU). Si tratta del nuovo documento emesso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, in via definitiva a partire dal 1° ottobre del 2021, ha sostituito la carta di circolazione e il certificato di proprietà e che è previsto per tutti i veicoli iscritti al Pubblico registro automobilistico (PRA). 

     

    Il DU contiene al suo interno le informazioni tecniche del veicolo e quelle relative alla sua situazione giuridico-patrimoniale. Chiunque circoli con una moto per la quale non è stato richiesto l’aggiornamento dei dati alla luce del passaggio di proprietà entro 60 giorni dal suo acquisto è soggetto al pagamento di una multa che va dai 363 ai 1.813 euro. In caso di controllo su strada, inoltre, è previsto il ritiro del DU.

     

    La mancata registrazione del passaggio di proprietà, oltre alle sanzioni appena citate per l’acquirente, determina anche possibili conseguenze sia sul piano civile che sul piano fiscale per il venditore, che, in assenza di differente comunicazione, rimane l’intestatario del veicolo anche dopo la vendita. Il venditore potrebbe essere chiamato a rispondere di alcune conseguenze derivanti dal presunto possesso del veicolo, come, per esempio, i danni provocati a cose o persone oppure le violazioni del Codice della Strada.

     

    È opportuno precisare che è possibile richiedere il passaggio di proprietà anche una volta scaduti i 60 giorni, pagando, oltre all'Imposta Provinciale di Trascrizione, anche la sanzione pari al 30% dell’IPT stessa e gli interessi legali sull’IPT. La sanzione del 30% è ridotta della metà nel caso in cui il versamento venga effettuato con un ritardo non superiore ai 90 giorni.

     

    Per quanto riguarda la procedura per richiedere e completare il passaggio di proprietà della moto, come vedremo più avanti, bisogna tenere conto che sono previste differenti modalità in base alla tipologia del veicolo (motocicli o ciclomotori). 

     


    Dove si fa e quali documenti servono


    La richiesta del passaggio di proprietà per motocicli può essere effettuata dall’acquirente presso:

  • un’agenzia di pratiche auto;
  • una delegazione ACI;
  • gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico (PRA);
  • gli uffici della Motorizzazione Civile.
  •  

    Sono necessari i seguenti documenti:

  • l’Istanza Unificata (il modulo per la domanda di rilascio del DU);
  • l’atto di vendita della moto;
  • la fotocopia del libretto di circolazione e del certificato di proprietà del mezzo (oppure il solo DU) o la denuncia di smarrimento, furto o sottrazione; 
  • la fotocopia del documento di identità/riconoscimento e del codice fiscale.
  •  

    Se l’acquirente della moto è un cittadino extracomunitario residente in Italia oppure un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia sono richiesti documenti supplementari (come il permesso di soggiorno nel caso di acquirente extracomunitario residente in Italia).

     

    Per quanto riguarda il passaggio di proprietà per ciclomotori, invece, la procedura è diversa e differenti sono anche i documenti da presentare. È possibile rivolgersi:

  • all’ufficio locale della Motorizzazione Civile;
  • a un centro servizi autorizzato;
  • a un’agenzia di pratiche auto.
  •  

    Il venditore deve presentare:

  • la domanda su modulo TT2118 per la sospensione dalla circolazione del ciclomotore per passaggio di proprietà;
  • la comunicazione di sospensione del ciclomotore dalla circolazione; 
  • il certificato di circolazione del ciclomotore in originale o la denuncia di smarrimento, furto o sottrazione;
  • la fotocopia del documento d’identità/riconoscimento e del codice fiscale.
  •  

    L’acquirente, invece, deve presentare

  • la domanda su modulo TT2118 per il rilascio del certificato di circolazione aggiornato ed eventualmente della targa; 
  • la fotocopia del documento d’identità/riconoscimento suo e del venditore, con la dichiarazione di copia conforme; 
  • l’attestazione degli avvenuti pagamenti.
  •  

    Anche in questo caso ai cittadini extracomunitari possono essere richiesti documenti supplementari.

     


    Che dati deve mandare il conducente


    Il proprietario del veicolo (o, come già sottolineato, un altro obbligato in solido ai sensi dell’articolo 196) deve comunicare nel modulo i dati di chi si trovava alla guida del veicolo al momento dell’infrazione e i dati della sua patente.

     

    Assieme al modulo è necessario presentare la copia del documento del dichiarante (quindi del proprietario del veicolo) e, laddove siano persone diverse, anche la copia del documento del conducente.

     

    Dati da comunicare per fare ricorso alla multa

    È importante precisare che la comunicazione dei dati del conducente e della sua patente è obbligatoria anche nel caso in cui si decida di presentare ricorso contro la multa ricevuta

     

    Una circolare emanata dal ministero dell’Interno il 27 ottobre del 2022 ha fatto chiarezza sul periodo di tempo a disposizione per comunicare gli estremi del soggetto alla guida del veicolo in caso di ricorso: in linea con l’orientamento giurisprudenziale dominante della Corte di Cassazione su questo tema, il Viminale ha chiarito che, anche in caso di ricorso, è necessario comunicare i dati del conducente entro 60 giorni dalla notifica del verbale

     

    La nuova circolare del ministero dell’Interno ha sconfessato quanto comunicato, sempre via circolare, il 29 aprile del 2011: all’epoca, infatti, si indicò che, in caso di ricorso contro la multa, per comunicare i dati del conducente era possibile attendere l’esito del giudizio.

     

    All’interno della circolare del 27 ottobre del 2022, in ogni caso, è precisato che è necessario valutare il ricorso per verificare se il suo contenuto sia o meno un valido motivo per non comunicare i dati del conducente (per esempio in caso di avvenuta vendita del veicolo o di furto, presentando ovviamente il passaggio di proprietà oppure la denuncia). 

     

    Può essere utile sapere che, per contestare una multa, è necessario indicare:

  • l’autorità competente;
  • i dati del ricorrente;
  • gli estremi del verbale contestato;
  • i motivi per cui si fa ricorso;
  • l’eventuale richiesta di un’audizione personale.
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    Il proprietario dell'auto deve comunicare i dati?

    Uno dei nodi più controversi sul tema dell’omessa comunicazione dei dati del conducente riguarda un dubbio che spesso hanno molte persone: il proprietario dell’automobile che riceve la notifica della multa è obbligato a comunicare i dati del conducente anche nel caso in cui a commettere la violazione sia stato lui stesso? La risposta è affermativa, e questo si deve al fatto che l’organo accertatore non può sapere a priori se il proprietario del veicolo si trovava o meno alla guida al momento dell’infrazione.

     


    Dove pagare il passaggio di proprietà della moto

     

    Una volta appreso quanto costa il passaggio di proprietà di una moto, è importante anche sapere dove bisogna pagare. Per quanto riguarda il passaggio di proprietà dei motocicli:

  • se la domanda è presentata presso gli uffici del PRA, le somme dovute per legge possono essere versate allo sportello al momento della richiesta, solo con Bancomat o carte di debito prepagate;
  • se la domanda è presentata in una delegazione ACI o in un’agenzia di pratiche auto, le somme possono essere versate con i metodi di pagamento previsti dall’intermediario;
  • se la domanda è presentata presso la Motorizzazione Civile, le somme PRA (IPT ed emolumenti) vanno pagate tramite PagoPA mentre gli altri pagamenti possono essere effettuati tramite chioschi self-service abilitati presso l’ufficio della Motorizzazione Civile, tramite bollettini postali, tramite i tabaccai convenzionati oppure online sul Portale dell’Automobilista.
  •  

    Per quanto riguarda il passaggio di proprietà dei ciclomotori, i pagamenti previsti vanno effettuati tramite PagoPA.

     

    Ora che è chiaro quando bisogna richiedere il passaggio di proprietà, a chi bisogna rivolgersi, quali documenti è necessario portare e quali pagamenti è importante effettuare, è opportuno sapere nello specifico come si fa il passaggio di proprietà di motocicli e ciclomotori.

     


    Passaggio di proprietà motocicli


    Quando si acquista un motociclo usato bisogna autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita e, entro 60 giorni dall’autenticazione, si deve richiedere il rilascio del nuovo DU, su cui sono annotati i cambiamenti della proprietà e dello stato giuridico del veicolo.

     

    Nei casi in cui l’autentica avviene presso il PRA o la Motorizzazione Civile, è obbligatorio richiedere subito il rilascio del DU.

     


    Passaggio di proprietà ciclomotori


    A differenza dei motocicli (e delle auto), i ciclomotori non sono beni registrati al PRA. Chi vende un ciclomotore deve comunicare la sospensione dalla circolazione del veicolo per passaggio di proprietà e richiedere il certificato. La targa (che per i ciclomotori è personale) resta a lui e, eventualmente, può essere utilizzata su un altro ciclomotore immatricolato con il suo nome.

     

    Chi compra il ciclomotore deve presentare la richiesta per il rilascio del certificato di circolazione aggiornato e, se non ne possiede già una (ovviamente non associata ad altro ciclomotore), deve richiedere una nuova targa.

     


    FAQS


    Come fare il passaggio di proprietà moto tra privati?

    Per i motocicli la richiesta deve essere effettuata da chi ha acquistato il veicolo presso un’agenzia di pratiche auto, delegazione ACI oppure presso gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o della Motorizzazione Civile. I venditori e gli acquirenti di ciclomotori devono rivolgersi alla Motorizzazione Civile, a un centro servizi autorizzato oppure a un’agenzia di pratiche auto. Le due procedure sono differenti.

     

    Come funzionano atto e passaggio moto?

    Quando si acquista una moto usata bisogna autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita e, entro i primi 60 giorni dall’autenticazione della firma sull’atto, è necessario richiedere la trascrizione del passaggio di proprietà e il rilascio del DU aggiornato. 

     


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